Gianmaria Testa, Da questa parte del mare

Poetarum Silva

Gianmaria Testa, Da questa parte del mare, Einaudi 2016; € 12,00, ebook € 6,99

Il motivo per cui ho molto amato Da questa parte del mare, libro postumo di Gianmaria Testa, curato dalla moglie Paola, innanzitutto sta nei suoi presunti “difetti”. È come se fosse sopraffatto dalla sincerità e dall’urgenza, ed è come se la sua intimità, la delicatezza, ci rendessero intrusi in un mondo nobile, ma nobile perché spurio e mescolato, semplice e umanissimo, che è il contrario della purezza sofisticata a cui vorrebbero anelare certe idee di libri e cose perfette.
Da questa parte del mare possiede una lingua altrettanto semplice e autentica. Testa mette gli occhi sulle ginocchia e guarda il mondo. Da lì vede lo spaesamento, lo smarrimento di un’epoca, percepisce la perdita dei nomi e dell’identità del prossimo, lo sradicamento di Babasunde per esempio, rassegnato a farsi chiamare in altro modo: un uomo che ha…

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